sabato 6 novembre 2010

compra una vocale

Non trovo mai le parole giuste per spiegare il mestiere che faccio.
Per carità, ci sono tanti lavori che la gente non capisce al volo, ma quello del redattore lascia sempre nello sguardo dei miei interlocutori un alone di perplessità grosso quanto la marea di petrolio nel Golfo del Messico (e, attenzione attenzione, più scendo nei dettagli più l'alone si allarga).

Che lavoro fai?

Il redattore.

...?

Cioè, lavoro in una casa editrice.

Ah! Scrivi libri?

Ehm, no, quelli sono gli scrittori.

Ah.

Io li correggo e li impagino.

...!

Cioè, li preparo.

Ah! Li stampi!

Ehm, no, quello è il tipografo. Io li correggo e uso un programma per "renderli" libri

(sguardo vacuo).

Capito. Senti, io c'ho 'na scritta da stampare su una maglietta, è per un regalo, non è che tu...?

-_- Ok, ti mando da uno stampatore amico mio.

Grande! Allora ci vediamo, eh!

...

Poi c'è mio zio che ogni volta mi chiede se per cortesia azzio che me fai ste du' fotocopie, ma vabbè.

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