domenica 24 aprile 2011

Gaudium paucum


Cosa mi è piaciuto di Habemus Papam: le intenzioni.
Cosa non mi è piaciuto di Habemus Papam: la realizzazione.
Come dire: è intelligente ma non si applica.
Meravigliosa l'interpretazione di Piccoli, curiosa la volontà di riflettere sull'uomo papa e sulla sua fragilità, affascinante incipit, ma poi?
Si resta così, un po' incapaci di capire cosa si è capito, o cosa si è provato.
E con troppe domande: il ruolo dello psicologo, cosa aggiunge al film? E quello di sua moglie?
E qual è il percorso interiore del papa?
Moretti ci lascia troppo al di qua dello schermo, ancorati a quell'urlo iniziale e a una finestra vuota.
Ed è un peccato, perché lo avrei seguito volentieri.

p.s. Comunque accanto a me al cinema si siede sempre il molesto che biascica, commenta e ciancica.
Stai in campana molesto, stai in campana.

venerdì 15 aprile 2011

Quando non sai perché, prenditela con la genetica

Il tema della settimana è:
SCORTESIA: UNA MALATTIA?
(a seguire dibattito e buffet).

Sin da bambina la scortesia mi ha frustrato, a volte sconvolto, e ancor più spesso imbarazzato.
Perché la gente risponde male?
Perché spesso vieni trattato a pesci in faccia a gratise?
In tutti questi anni di riflessione e rosicamento di fronte alle rispostacce ricevute (e in quasi trent'anni devo averne accumulate qualche decina di migliaia secondo me – poco più di cento secondo la questura), ho capito quanto segue.

Ci sono diversi tipi di scortesia:

quella da stra potere (tipica dei magnifici rettori, professori, guardie, vigili e non pochi segretari scolastici);
quella da frustrazione (mamme isteriche, call center, impiegati della pubblica amministrazione, bidelli, e non pochi segretari scolastici);
infine quella da infelicità (che colpisce in modo trasversale).

Ora io però mi domando e dico: anche io ho avuto strapotere (nessuno rida), (ok è successo una volta sola quando ho lavorato con i bambini in un centro estivo) (ah! da lunedì avrò una stagista, come si cresce eh?); anche io sono/sono stata frustrata (sono stata stagista – come si cresce – non ho un soldo, non riesco a firmare un contratto che non comprenda la parola fregatura, e altre simpatiche avventure); anche io sono/sono stata infelice (da quel lontano episodio in cui mio fratello decapitò la mia unica Barbie – raro cedimento di una mamma anticapitalista).


Ma io non ti rispondo male. Non ti dico: "Signorina lei non sa chi sono io", non ti mando affanculo in curva, non faccio finta di non aver sentito la tua domanda.
E quindi?
Quindi la mia conclusione è: la scortesia è genetica.
Chiedo dunque agli illustri scienZiati, sulla scorta della mia mirabolante intuizione, di iniziare tosto una ricerca che scopra la parte di DNA responsabile e provveda alla mutazione.

p.s. Nell'attesa della scoperta del secolo, ho aperto un account Tumblr, perché collezionare la bellezza fa stare bene.