È da poco trascorso il week end della mega beatificazione del
santo-subito-senza-se-e-senza-ma Carol Wojtyla, in arte papa Giovani Paolo II.
Pacchi e pacchi di pellegrini hanno sventolato le loro bandierine gialle con gli occhi pieni di
giuoia.
Sia chiaro: a me non stanno antipatici, anzi, quasi li invidio. Quando li guardo penso: vedi, loro sì che hanno trovato una guida, una fonte d'ispirazione e di gaudio. Altro che la gente come me che alla parola
guida associa solo l'espressione
in stato di ebbrezza. Poi, meglio di Wojtyla, vuoi mettere. Dolce, comunicativo, pacioccone Wojtyla! Parlava pure romano, pensa 'n po'.
Peccato che nessuno racconti a tutti questi sgambettanti e colorati pellegrini la
verità, che in due-righe-due potete sbirciare
qui.
(ma che poi, la ascolterebbero, la
verità?)
(e a noi, chi ce la racconta, la
verità?)
*i greci la chiamavano
aletheia, "colei che non si nasconde", e infatti i greci ci davano una pista.